FASI DI INSTALLAZIONE DEI POZZI DRENANTI

Per la messa in sicurezza  del versante collinare San Pardo – 2° Stralcio nel comune di Pietramontecorvino (FG).

I pozzi strutturali richiedono diverse fasi di realizzazione. Pur essendo strutture dalle dimensioni considerevoli, constano di due lavorazioni principali che condizionano il programma dei lavori: in primis la protezione delle pareti di scavo e successivamente lo scavo del pozzo, lo svuotamento dello stesso ed il sollevamento dei materiali. Anche la perforazione laterale e l’installazione di dreni sub-orizzontali sono fasi importanti e delicate ma che non sono così condizionate come le prime citate.

Le fasi possono essere così distinte:

  1. Preparazione delle aree di lavoro.
  2. Messa in sicurezza delle zone limitrofe con opportune pendenze
  3. Tracciamento strutturale
  4. Installazione dei pali di coronamento dei pozzi ed inserimento della gabbia
  5. Scavo per singoli ribassi sino al fondo
  6. Disposizione delle armature
  7. Getto di calcestruzzo
  8. Svuotamento del pozzo
  9. Perforazione all’interno del pozzo per dreni
  10. Spritz beton all’interno del pozzo
  11. Getto di calcestruzzo sul fondo del pozzo
  12. Spritz beton sul fondo del pozzo
  13. Consolidamento del fondo del pozzo con travi.
  14. Chiusura del pozzo e completamento delle opere di superficie.
  15. Sistemazione definitiva della zona.
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Perforazione dei pali di coronamento dei pozzi

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Inserimento della gabbia

 

 

 

 

 

 

 

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Getto di calcestruzzo

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Svuotamento del pozzo

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Perforazione all’interno del pozzo per dreni

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Spritz beton all’interno del pozzo

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Getto di calcestruzzo sul fondo del pozzo

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Consolidamento del fondo del pozzo con travi

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Vista concio del pozzo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Chiusura del pozzo e completamento delle opere di superficie

Ovviamente la buona riuscita dei lavori non può prescindere anche dal monitoraggio in corso d’opera e nel lungo termine. A seconda delle esigenze e delle caratteristiche dell’intervento che si gestisce è possibile definire soglie di attenzione, di allerta e di allarme e, a queste, associare procedure di incremento di monitoraggio, di modifiche, di messa in sicurezza, etc.

 

 

 

 

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